Mi sto preparando per la prima Assemblea nazionale post elezioni, del 20 luglio, dove andrò in presenza per chiedere impegno segretario Congresso 2025 gia a gennaio, con regole fissate già a settembre per un congresso aperto.
Prima dell'Assemblea dove avremo 5 minuti a testa ( nessuna cosa importante può essere spiegata in 5 minuti) Benedetto Emma e Riccardo fanno uscire articoli con la loro strategia per +Europa, che per tutti e 3 è in sintesi un posizionamento pre elezioni già nel csx pur nella diversità su politica estera, e mercato. C'è un rifiuto a priori di unire una proposta terza rispetto destra e sinistra, perché vedono nella destra il pericolo maggiore sul quale far una coalizione di "resistenza" (qui un post di Emma Bonino e in foto articoli di Magi e Della Vedova).
Emma e Benedetto ripetono quanto fatto ad agosto 2022, quando prima e durante la direzione, uscivano con interviste prendendo posizione per tutti, invece di:
1) stare assieme;
2) un accordo sugli uninominali.
Hanno permesso:
1) un terzo polo che ci ha fatto concorrenza in casa;
2) conseguenza di questa concorrenza e di un testa di .... a guidare loro, è stato un disastro sugli uninominali.
Comunque 2022 è andato. Oggi *pragmatismo* è semplificare la scelta al nostro elettorato, e attirare parte degli astenuti. Dobbiamo far fare a tutti i leader un passo indietro (Calenda, Renzi, Bonino con Benedetto e Riccardo che Emma hanno tirato per la giacca), e dalla panchina lasciar il passo perché emergano e arrivino altri meno legati a queste figura incapaci di unire Alde e nemmeno Renew Europe.
È sbagliato paragonare la situazione francese alla nostra, perchè li ci sono i due turni. Macron è andato terzo al primo turno, e fa accordi di desistenza solo dopo.
Non siamo nemmeno nella condizione del Regno Unito, dove tutto si decide con first past the post e costringerebbe anche un Calenda a far patti di desistenza.
Da noi 1/3 degli eletti sono uninominali e 2/3 proporzionali (grazie a questi 2/3 il terzo polo ha preso 32 parlamentari).
Non esiste che riusciamo a recuperare astenuti e soprattutto a farci un nostro elettorato, se ripetiamo gli errori del 2022 (diventare avversari di chi si è fatto terzo agli occhi dell' elettore) e del 2024 (progetti meravigliosi ma fatti partire con simbolo nuovo e candidati, in solo 2 mesi dal voto).
Nel 2022 abbiamo perso seggio uninominale a Roma perché abbiamo permesso la concorrenza in casa e perché avevamo un testa di ..... a guidare quella concorrenza; la soluzione è finirla di dividere elettorato e cambiare queste leadership che l'hanno diviso.
Nel 2024 abbiamo perso voti, perché abbiamo sognato bastassero 2 mesi per portare nostro elettorato su un nuovo simbolo, e far crescere un elettorato europeista federalista sul progetto. I simboli vivono di rendita in un elettorato pigro, che a mala pena va a votare, per far diventare riconoscibile un simbolo nuovo, serve tempo. Abbiamo perso anche perché ancora non abbiamo cambiato i leader dell'area rimasta divisa a farsi concorrenza.
Naturalmente mi aspetto vostre considerazioni da portare in Assemblea.
Nessun commento:
Posta un commento