venerdì 23 agosto 2024

Ricordando il Divorzio

Da Il Faro Online

Cinquant'anni anni fa il popolo italiano conferma di voler mantenere la legge che istituisce il divorzio. Il Paese con un storico NO, Manifesta la sua voglia impellente di libertà e di liberazione, di rinnovamento. Quel referendum non lo voleva nessuno, radicali a parte. I comunisti d'intesa con la DC fino all' ultimo cercano di aggirare il referendum un mese prima del voto. Lo si deve a Marco Pannella e Mauro Mellini: il primo non ha bisogno di presentazioni, da sempre leader del Partito Radicale, cervello e anima; Mellini, avvocato di valore, anche lui radicale, tra i fondatori della Lega per l' istituzione del Divorzio (LID): organismo che coinvolge migliaia di cittadini che si mobilitano nelle piazze per quella legge di civiltà.

Il fatto che i "corpi intermedi"  di allora, pur se presenti e ramificati, non capiscono che l' Italia si è evoluta, trasformata. Eppure qualche segno lo si può cogliere. Ricordate quando il campione di ciclismo si innamora della famosa "dama bianca"? Il marito di lei denuncia la consorte per abbandono del tetto coniugale. Irruzione notturna della polizia nella casa del campione: il letto matrimoniale viene testato, risulta caldo da entrambe le parti, è la prova dell' aldulterio. Naturalmente solo la donna viene arrestata.  Quella è l' Italia ufficiale, quella di un Oscar Luigi Scalfaro che molla un ceffone a una donna in un ristorante, colpevole di mettere in mostra il suo decolte'. Il discorso vale anche  per i promotori dell'abrogazione. Fanfani sicuro ed arrogante giunge ad ammonire, in un commizio, che, se la legge sul divorzio rimane le mogli il giorno dopo fuggiranno con le loro donne di servizio.

I NO all' abrogazione sono una valanga. Avevano capito Pannella e i radicali, avevano captato Sciascia e Pier Paolo Pasolini e pochi altri. Gli altri no: per limiti,lacune, interesse, non comprendono la maturazione del Paese. È  questa la lezione da trarre dai fatti di cinquant'anni fa . I partiti tradizionali non vogliono capire. Comincia ugualmente una grande stagione di conquiste civili e sociali.

Quegli anni non sono solo gli anni di "piombo"; sono gli anni della depenalizzazione dell' aborto, della pillola e della liberazione sessuale, dello statuto dei lavoratori, della riforma sanitaria, del voto ai diciottenni e del diritto di famiglia, dell' obiezione di coscienza e dell' abolizione degli infami regolamento manicomiale, la possibilità del sindacato di polizia: cose oggi normali, che costano però denunce, arresti , processi. Quasi sempre DC e PCI col freno a mano. In nome dei corposi interessi da tutelare, postazioni di potere da conservare, compromessi di nessuna storia da perseguire. Mi è sembrato giusto ricordare e celebrare quello storico NO, quella straordinaria battaglia di libertà e di liberazione.

Luciano Fabris

Nessun commento:

Posta un commento

Convocato il 4 Congresso di Più Europa

L’assemblea Nazionale di +Europa ha dato il via libera alla convocazione del quarto congresso del partito. La fase congressuale per il rinno...