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| Foto: Alessandro Tich |
Liscia, gassata o Santa Chiara? E attualmente la madre di tutte le questioni aperte bassanesi.
Anche l'amministrazione Pavan, come le amministrazioni precedenti, non è riuscita a "regalare" un Teatro alla città. Le trattative con lasocietà Zetafilm, proprietaria privata dell'immobile dell'exTeatro Astra, si sono arenate in una situazione di stallo che sembra insormontabile. Ma proprio nell'ultimo miglio del mandato amministrativo, il governo cittadino uscente ha tirato fuori dal cappello a cilindro uno studio preliminare dal nome strano: DOCFAP.
E la sigla della denominazione,per esteso, del "Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali" per la realizzazione di un Teatro comunale a Bassano. Lo studio è stato affidato alla società ViTre di Thiene che a sua volta ha sviluppato le indicazioni riguardanti la reale "esigenza" di un Teatro a Bassano, elaborate dagli uffici di Operaestate Festival.
II Documento ha prodotto tre ipotesi, valutandone i pro e i contro. La prima èl'acquisto e sistemazione dell'immobile dell'ex Teatro Astra,l a seconda è la costruzione ex novo di un Teatro nell'area del parcheggio Le Piazze, la terza è la costruzione ex novodi un Teatro nell'area del cantiere dell'ex Polo Museale Santa Chiara.
Le tre ipotesi progettuali sono state presentate pubblicamente in due incontri svoltisi in sala Chilesotti, nei quali i referenti di ViTre hanno indicato nell'opzione TeatroAstra come quella più problematica, per vari aspetti tecnici e logistici. Nelle intenzioni dell'attuale amministrazione comunale in scadenza, si è trattato dell'inizio di un percorso partecipativo allo scopo di trarre spunti e suggerimenti per poter prendere alla fine la decisione migliore e maggiormente condivisa con la città. La patata bollente passa così sul piatto della prossima amministrazione comunale.
Nelfrattempo, il sipario rimane abbassato.
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