domenica 21 aprile 2024

Sir Graham Watson: quando la conoscenza diventa arte

Parità di genere

Focalizziamoci sulla PARITA’ DI GENERE.


L’Italia non ha raggiunto l’obiettivo sulla parità di genere e rischia di rallentare l’Europa. Secondo il rapporto dell’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) i progressi negli ultimi sette anni verso il conseguimento della parità di genere sono stati limitati nell’obiettivo di raggiungerli nel 2030.

Un complessivo miglioramento, in uno sguardo superficiale, c’è stato, grazie all’aumento della speranza di vita per le donne e della quota d’occupazione, alla riduzione del part time involontario, a un numero più alto di laureate in materia tecnico-scientifiche e alla crescente presenza femminile in ruoli apicali, inclusi i consigli di amministrazione. 

Ci sono ancora una serie di penalità nella nostra società che riguardano le politiche del lavoro, la possibilità di conciliare tempi di vita lavorativa coi tempi famigliari, della cura dei figli e questo incide nella natalità. 

Alcune piccole azioni sono state intraprese , come il congedo di paternità, ma non sono sufficienti, se pensiamo al costo degli asili nido o un lavoro che non è ancora flessibile. C’è  ancora lo stigma per  cui è sulla donna e sulla madre che devono occuparsi della prole, della famiglia. Questo incide sulla possibilità di crescere nel mondo del lavoro, della politica, dell’avanzamento sul piano economico. In consultorio vediamo spesso donne vittima di violenza, ma anche psicologica. 

Una spinta significativa potrà arrivare dal  PNRR, che individua la parità di genere come una delle tre priorità trasversali perseguite in tutte le missioni e prevede l’adozione della strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 che si inserisce nel solco della strategia europea. E’ necessario riconoscere il valore economico del lavoro di cura, assicurando adeguati servizi di assistenza e condivisione delle responsabilità tra lavoratrici e lavoratori, ma soprattutto è necessario realizzare un profondo cambiamento culturale.

Gli obiettivi della strategia a Bassano sono:

  • porre fine alla violenza di genere
  • combattere gli stereotipi di genere
  • colmare il divario di genere nel mercato del lavoro
  • raggiungere la parità nella partecipazione ai diversi settori economici
  • raggiungere l'equilibrio di genere a livello decisionale economico e politico

Come? Prendere ad esempio le città europee che già hanno messo in azione questi obiettivi.

La nostra leader, Emma Bonino, sui diritti delle donne.


La donna come individuo, non come madre.

Spesso la donna, anche nella politica, viene riconosciuta solo in quanto madre. I fondi dedicati, l’accesso al welfare, sembrano metterla al centro solo in quanto parte di una famiglia.

È un problema culturale italiano. Anche una parte femminile si è adeguata a questo schema, mentre un’altra ha cominciato a ribellarsi. La donna è ovviamente anche altro rispetto all’essere madre, quindi è evidente che non tutte hanno bisogno di asili nido o di accudire i propri figli. Molte, ad esempio, necessitano di accudire i nonni o i padri. Per questo motivo ci sono delle ipotesi valide e concrete messe in campo. La possibilità di avere dei voucher alla francese, cioè per i servizi alla persona, da utilizzare a seconda delle proprie necessità. Qualcuna li userà per gli asili, certamente, ma altre magari per portare il suocero a fare la dialisi. Ci tengo a sottolineare che io non ho nulla contro gli asili nido, ma nella struttura della nostra società i fondi per la famiglia non coprono i bisogni delle donne nella loro completezza. Anche nell’attuale Recovery, sono più viste come famiglia che non come persone. Siamo sempre lì: insisto che la società è cambiata e ci sono vari tipi di famiglia, ci sono milioni di donne senza famiglia e altre che hanno bisogno di badare agli anziani.

Continua su: La battaglia di Emma Bonino per i diritti delle donne: “Ragazze, difendeteli, perché sono fragili”


















 

BASSANO È DI PIÚ con l’𝗔𝗨𝗧𝗢𝗕𝗨𝗦 𝗔 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗠𝗔𝗧𝗔

Trasformiamo Bassano in una città più efficiente, sostenibile e vivibile per tutti.

COME?

Gestendo meglio la viabilità e rendendo più fruibili ed accessibili i trasporti pubblici. Così potremo:

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IN CHE MODO?

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sabato 20 aprile 2024

Campagnolo per tutti

Paolo Retinò si ritira da candidato sindaco e con le due liste che lo sostengono, Bassano per tutti ed Europa Verde, aderisce alla coalizione a sostegno di Roberto Campagnolo. “Trovata piena intesa sui nostri punti di programma”


Conferenza stampa “straordinaria” convocata all’ultimo minuto dal candidato sindaco Roberto Campagnolo ad un’ora altrettanto straordinaria e cioè alle 14.

“La conferenza - recita il testo dell’invito - avrà come oggetto degli aggiornamenti significativi riguardanti la campagna elettorale e nuove sinergie che influenzeranno il futuro politico della nostra comunità.”

“Nuove sinergie”? Qui c’è profumo di ulteriore allargamento della coalizione che sostiene la candidatura di Campagnolo a primo cittadino.

Stretta di mano tra Paolo Retinò e Roberto Campagnolo
(foto Alessandro Tich)

La conferenza stampa è convocata davanti alla Scuola Mazzini, storico cavallo di battaglia della lista civica Bassano per tutti.

Ma dunque - mi sorge il sospetto in anteprima - non sarà mai che le “nuove sinergie” riguardino proprio lo schieramento che ancora nello scorso mese di ottobre aveva lanciato la candidatura a sindaco di Paolo Retinò?

Basta poco per confermare la previsione del Mago Tich.

Quando arrivo sul posto c’è già Campagnolo con i suoi fidi alleati di Bassano Passione Comune Angelo Vernillo, Riccardo Poletto e Anna Taras, più qualche esponente di area PD come Cristina Busnelli, Francesco Fantinato e Stefano Mocellin.

Ma ecco che, come per incanto, dopo qualche minuto appare dall’angolo con via Museo il gruppone compatto di Retinò e delle sue due liste a supporto, Bassano per tutti ed Europa Verde, che procede in direzione dell’ingresso sprangato della Mazzini con uno spiegamento in stile “Il quarto stato” di Pellizza da Volpedo.

Et voilà: il grande accordo di centrosinistra è cosa fatta.


L’importante notizia di oggi è quindi questa: Paolo Retinò si ritira da candidato sindaco e con le due liste della sua ormai ex coalizione autonoma aderisce alla coalizione a sostegno del candidato sindaco Roberto Campagnolo.

“Questo per me oggi è un passaggio estremamente importante nel percorso della nostra coalizione di centrosinistra - esordisce Campagnolo -. Abbiamo sempre dialogato con tutte le forze che si riconoscono nella tradizione progressista e ambientalista della città di Bassano.”

“Con Paolo ci siamo sempre parlati e confrontati sulla visione della città, trovandoci sempre in sintonia rispetto al suo percorso - aggiunge il candidato sindaco -. Abbiamo trovato una convergenza e un’intesa sui temi programmatici che abbiamo sempre condiviso. Ricordo che col gruppo di Bassano per tutti siamo stati sempre insieme negli ultimi dieci anni, prima al governo della città e poi all’opposizione. A un certo punto ho chiesto a Paolo di valutare la possibilità di un’intesa fin da subito, sui temi programmatici e strategici. E Paolo Retinò e i gruppi che lo sostengono hanno risposto.”

Retinò? Retisì.


“Noi oggi vogliamo raccontare una storia di politica fatta per bene - afferma Paolo Retinò, invitato a spiegare i motivi della sua scelta -. Io oggi sono il simbolo di qualcuno che mette la città davanti anche alla propria persona e lo faccio senza problemi.”

Standing ovation di tutti i presenti, anche perché sono già tutti in piedi.

“Ci siamo confrontati sui nostri punti programmatici sui quali abbiamo avuto poche difficoltà a trovare un’intesa - prosegue -, creando un modello di governo differente che possa dare un futuro diverso a Bassano. L’unità di intenti si raggiunge quando ci si trova con gli altri, quando si parla la stessa lingua e quando ci si rispetta.”

“Il 28 ottobre avevo ricevuto un mandato importante da Bassano per tutti e da Europa Verde - continua Retinò -. Ci siamo messi a lavorare e continueremo a farlo per i prossimi due mesi dal punto di vista di una Bassano migliore di quello che è adesso. I prossimi 8 e 9 giugno, più quattordici giorni, noi vogliamo andare a vincere le elezioni comunali.”

L’ex candidato sindaco e oggi neo alleato di coalizione di Campagnolo tiene in mano un foglio A4 che riassume i punti del programma retiniano sui quali è stata trovata l’intesa elettorale: case popolari (“il diritto alla cittadinanza parte dal diritto all’abitazione”), la Scuola Mazzini (“un luogo centrale perché qui si gioca un momento importante e simbolico per il futuro di questa città”), l’Isacc (“la Casa di Riposo deve tornare ad essere un luogo di cura e di pace e non quello che è stata negli ultimi tre anni”), il piano per il clima e per la mobilità (“per noi la sicurezza è anche quella stradale”) e San Lazzaro (“un campo di battaglia che ha diviso la popolazione e che deve rimanere solamente un campo”).

“Da oggi e fino al secondo turno - incalza il non più aspirante primo cittadino, convinto che si andrà al ballottaggio - il vero voto utile per questa città è il voto dato a questa coalizione con Roberto Campagnolo candidato sindaco.”

“Vogliamo interrompere un quinquennio di malgoverno della città che in questo ultimo periodo ha fatto vedere solo litigi, battibecchi e ripicche infantili - conclude Paolo Retinò -. Quello che nasce qui oggi è esattamente l’opposto della scena che stiamo vivendo in queste settimane. Vogliamo portare a Bassano giustizia sociale e giustizia ambientale. Sembra retorica, eppure è sostanza.”


Ricapitolando: con l’adesione dello schieramento di Retinò & Friends, la coalizione progressista a sostegno di Roberto Campagnolo si allarga a sei gruppi.

In ordine alfabetico: Bassano Passione Comune, Bassano per tutti, Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Più Europa.

Da questi sei gruppi, rebus sic stantibus (ogni tanto faccio finta di ricordarmi il latino che ho studiato allo Scientifico), saranno composte quattro liste. Al netto di ulteriori adesioni all’interno della coalizione, che non vengono ancora escluse.

“L’adesione di Paolo e del suo gruppo mi riempie di felicità e di responsabilità - conclude Roberto Campagnolo -. Farò di tutto per non tradire queste aspettative.”

Fotona di gruppo finale davanti all’ingresso della Mazzini, che ritorna per un momento affollato come quando i genitori - e io tra loro - attendevano l’uscita degli scolari.




Da: https://www.bassanonet.it/news/31615-campagnolo_per_tutti.html

Pubblicato su Bassano.net il 19/04/2024 da Alessandro Tich.

giovedì 18 aprile 2024

Comunità Energetiche Rinnovabili

LA RIVOLUZIONE ENERGETICA LOCALE CON UNO SGUARDO ALL’EUROPA

Il costo dell’energia ha posto l’attenzione sul tema che l’energia è il frutto della nostra società moderna, ma la gestione e la produzione sono state manipolate da grandi impianti e attori di Paesi con situazioni sociali e politiche complesse. Il cambiamento soffia verso le Comunità Energetiche. Questo nuovo approccio alla gestione dell’energia vede cittadini, imprese e istituzioni locali unite in rete per produrre, consumare e condividere energia rinnovabile.

I protagonisti di questa rivoluzione energetica sono le comunità locali stesse: dai comuni alle PMI, dai condomini alle cooperative agricole. Le comunità locali devono diventare motore e abbracciare le energie rinnovabili e diventare attori nell’attività e nella gestione dell’energia. Le comunità energetiche non sono solo un modo per produrre energia pulita, ma anche un mezzo per ridurre la dipendenza da fonti fossili e decentralizzare il sistema energetico. E’ un passo fondamentale verso l’autonomia energetica e la riduzione delle emissioni di gas serra. E’ urgente emanare provvedimenti governativi che incentivano l’energia prodotta dalle comunità energetiche e ne facilitano lo sviluppo. Le CER non solo offrono un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale, ma sono anche veicolo per promuovere la partecipazione civica e l’inclusione sociale. Proponiamo di abbracciare questa rivoluzione energetica locale e trasformare la nostra città, e l’Europa, in un faro di innovazione e cambiamento.

Per Bassano Città Europea


 

Per Roberto Campagnolo Sindaco


 

giovedì 11 aprile 2024

Valorizzazione Culturale 4.0

I concetti di cultura e valorizzazione del patrimonio di Bassano.

Da una visione alta di cultura e elitaria, riservata a una cerchia ristretta distinta dal cittadino comune, a una visione complessiva, innovativa e tecnologica. 

Oggi l’aspetto sociale, meglio il capitale sociale, è una risorsa nella pianificazione strategica territoriale integrata: rappresentazioni monumentali, forme sedimentate di saperi e pratiche tradizionali, memorie condivise, paesaggi antropizzati, sono solo alcuni dei concetti nati dal capitale sociale.

L’interesse sociale ed istituzionale per il patrimonio è cambiato nel tempo: valorizzazione, tutela e promuovere il patrimonio culturale hanno acquisito nuovi significati, non più solo circoscritti alla salvaguardia delle ANTICHITA’ e belle arti. 

Il patrimonio viene ritenuto capace disconnettere altri sistemi (economia, diritto, politica, sociologia …) diventando la cornice entro cui la nostra stessa società sempre più pluralista, vive ed evolve. Ciò significa che esistono diverse tipologie di beni culturali: beni archeologici architettonici e ambientali, artistici e storici, scientifici, archivistici e librari e infine, etno-antropologici. 

ARTE E SCIENZA assurgono a valori assoluti e in quanto tali, non è possibile concepire alcuna intromissione e limitazioni nel loro esercizio. Esse devono essere lasciate libere, in quanto massime espressione della personalità del singolo individuo. 

La nuova prospettiva del contesto culturale e museale può riassumersi nella definizione di  5 nuovi obiettivi che sono:

1. di qualità. L’eccellenza a livello di offerta artistica e conservazione del patrimonio.

2. di accessibilità: il patrimonio dovrebbe godere del più ampio accesso possibile per coinvolgere un ampio numero di visitatori.

3. di educazione: con programmi specializzati per i giovani di ogni età e in grado di incrementare l’esperienza di visita peri visitatori.

4. di crescita: scientifica di contatto e di sostenibilità, migliorando l’offerta complessiva del museo stesso.

5. di tipo sociale, che prevedono la partecipazione di altre organizzazioni o tipo di visitatori.

Ci sono quattro macro categorie di innovazione applicata al settore culturale che, grazie all’innesto con le nuove tecnologie, sono state in grado di offrire un valore aggiunto nel raggiungimento dei  5 obiettivi detti.

Il raggiungimento dii nuovo pubblico. Oggi si sono moltiplicati i mezzi e metodi per raggiungere nuove fasce di pubblico>: per andare a colpire una fetta più ampia di pubblico; per entrare in contatto con  nuovi consumatori; per intensificare l’interesse e la presenza del pubblico.

2. Lo sviluppo di nuove forme d’arte. La diffusione delle tecnologie e la loro influenza hanno modificato, oltre la fruizione, anche la creazione dell’arte. Vedi il cinema e le arti performative dal vivo (concerti e spettacoli teatrali). Ciò vale anche nei musei: l’evoluzione tecnologica ha favorito la nascita di musei virtuali, delle tecnologie 3D o di realtà aumentate in cui l’arte viene ri-creata e poi proposte al pubblico.

L’innovazione come creazione di valore. Le nuove tecnologie applicate al settore museale possono contribuire a generare nuove forme di valore, dove il valore che i musei possono creare si compie nella condivisione del valore culturale. Questo circuito fa si che il valore culturale prodotto da una istituzione partecipi concretamente al miglioramento del proprio valore finanziario ed economico e contemporaneamente ma indirettamente, anche ad una crescita del proprio valore di utilità sociale.

L’innovazione come creazione di nuovi modelli di attività economica e commerciale. L’innovazione e le nuove tecnologie hanno moltiplicato sia il modo in cui le istituzioni culturali possono realizzare e presentare la propria offerta e i propri servizi che le modalità di contatto con i visitatori. Ciò ha segnato una profonda evoluzione nei modelli di business culturale. Il settore ha acquisito sempre più elementi dell’economia facendoli propri imparando a parlare il linguaggio del mamagement. In questo mutato quadro d’interesse i visitatori risultano essere sempre più materia di attenzione da parte dei luoghi della cultura.

Il contesto sociale nell’evoluzione del marketing culturale. Attraverso le potenzialità dell’innovazione tecnica e l’affermarsi della centralità del pubblico come innovatore sociale, oggi i luoghi della cultura si connotano come mediatori di significati, acceleratori e facilitatori di conoscenza. In tale contesto la dimensione educativa e formativa dei musei ha trovato nuove modalità di espressione, arricchendo il modello educativo scolastico; e l’innata capacità di proporre esperienze coinvolgenti tipica dei musei viene incrementata, creando nuove occasioni di contatto e relazione che favoriscono il fialogo e la condivisione. Ciò determina 3 risultati:

La cultura dell’innovazione ha rinnovato il lessico dei musei.

L’esperienza dell’innovazione ha unito la componente cognitiva a quella emozionale dell’offerta culturale dei musei.

La condivisione dell’innovazione ha offerto ai musei nuove opportunità di crescita sociale e culturale, nonché nuovi strumenti di marketing.

I musei di oggi sono a tutti gli effetti produttori economicamente definiti e rispondono alle regole base del mercato tra cui l’obiettivo di soddisfare dei bisogni. Tali bisogni possono essere sia di ordine materiale che spirituale. La prima si compie perseguendo una serie di attività volte all’esposizione di oggetti e manufatti. La seconda prospettiva si sviluppa attraverso nuove programmazione strategiche che riguardano, la gestione di risorse finanziarie, impiegare fattori e attori produttivi, coordinare attività di consumo. Tale prospettiva implica il dovere di intrattenere relazioni con soggetti terzi ed in maniera trasversale tra pubblico e privato.

Il principio di economicità si sviluppa secondo due diverse prospettive interagenti:

  1. Secondo una prospettiva contabile:
    • pareggio dei conti, attraverso la sostenibilità dell’impiego di risorse e degli investitori. Attraverso l’equilibrio tra fabbisogno finanziari e coperture.
  1. Secondo una prospettiva gestionale:
    • attraverso un efficiente impiego delle risorse disponibili allineato con i risultati raggiunti in una prospettiva di efficace governo dell’organizzazione:
    • il mantenimento della propria autonomia organizzativa rispetto gli stakeholders.

In conclusione oggi risulta necessario modificare non solo l’idea stessa di museo ma anche quello di prodotto museale, avvicinandola a quella dei servizi e delle esperienze.

(Suggerimenti di Massimiliano Zane)

Più Europa Bassano


Autobus a chiamata

Roberto Campagnolo Sindaco

Diamo valore al suolo


 

Bassano città europea


 

martedì 9 aprile 2024

Istruzione e Campus per i giovani

 Istruzione e Campus per i giovani


Dove possibile realizzare Campus. L’offerta formativa, intesa in un’accezione più ampia di quella strettamente connessa all’apparato scolastico tradizionale, deve essere  considerata dalla Regione una delle leve strategiche dello sviluppo del territorio.

Pertanto, la Regione, ampliando l’orizzonte rispetto all’esercizio delle proprie tradizionali competenze in materia di edilizia scolastica, deve  avviare un’attività di studio e di indagine, propedeutica alla emanazione di bandi per la realizzazione di strutture scolastiche da realizzare secondo il modello del “Campus”, cioè di strutture dove siano raggruppati, in un’area omogenea e facilmente accessibile, più istituti superiori e la maggior quantità possibile di servizi e attrezzature, non solo scolastici, dedicati agli studenti, ai professori, agli operatori della scuola, ai cittadini, al territorio.

Il modello di Campus proposto intende, dunque, assolvere a un triplice compito: essere punto di riferimento e di eccellenza della rete scolastica pubblica, ma anche divenire centro di produzione culturale e sociale aperto al contesto territoriale.

L’obiettivo ulteriore è anche quello di rafforzare la collaborazione a livello territoriale fra i diversi soggetti formativi, il tessuto economico e produttivo, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica al fine di sostenere l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e promuovere organici raccordi con la formazione continua dei lavoratori e con la richiesta di istruzione superiore non istituzionale nel quadro della educazione permanente.

L’unione di più istituti con indirizzi scolastici differenti permetterà un’integrazione sia in termini sociali, sia in termini distributivi funzionali, pur nel rispetto, per ogni indirizzo, delle esigenze peculiari. Agli spazi strettamente connessi alla didattica si accosterà una serie differenziata di servizi e attrezzature -nuove strutture sportive (palestre, piscine, campi sportivi), laboratori, attrezzature culturali (teatri, biblioteche, sale convegni), ecc.- aperti, non solo agli studenti e al personale didattico, ma anche al territorio, che rappresenterà il vero elemento innovativo del modello Campus.

Le nuove strutture scolastiche, infatti, dovranno essere utilizzate ampliamente, in orari pomeridiani e serali, anche per offrire opportunità formative e culturali per gli adulti. La condivisione dei medesimi servizi fra studenti e residenti sarà regolata da orari e modi di fruizione differenti. L’importanza di tali Campus devono vedersi nell’ottica del fragile periodo degli adolescenti che non devono essere lasciati soli con il telefonino senza contatti reali dopo l’apprendimento mattutino.

Fabris Luciano

(Più Europa)

BASSANO CITTÀ EUROPEA





          

BASSANO CITTÀ EUROPEA: è di più,

in una civica “liberal democratica” 
con Più Europa in appoggio a Campagnolo Roberto sindaco.


Bassano città Europea, perché solo un’autentica iniezione di diritti, libertà, innovazione, responsabilità, tutela dell’ambiente, protezione dei più deboli, promozione delle diversità e diffusione della conoscenza e del metodo scientifico può consentire alla nostra città di crescere e tornare a essere artefice pieno del proprio destino. Bassano più europea è un’Italia migliore, una città che affronti le grandi sfide del nostro tempo non da periferia, ma da centro geografico e culturale di un mondo che cambia rapidamente.
La nostra civica con noi ”Liberal democratica” è la forza politica che si propone di lavorare per difendere e migliorare la vita dei cittadini, un presidio dei loro diritti e delle loro libertà.
Sii con noi il movimento civico che difende Bassano città Europea di oggi e costruisce quella di domani!
La visione strategica è la base di partenza del Piano Nazionale e regionale, che dovrà ridefinire i confini di uno sviluppo economico coerente con il momento storico che stiamo vivendo. Ricordiamoci che non c’è solo il virus ma l’inquinamento. I progetti vanno visti con i paesi limitrofi quando serve e in una prospettiva temporale di 20/25 anni.
Preferiamo motivare i nostri progetti che dovranno essere studiati e declinati da esperti coinvolgendo dove possibile i cittadini.



FONDAMENTALE LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA


Gli strumenti e i regolamenti a disposizione del Comune esistono, ma non vengono utilizzati. 

Favorire la partecipazione di donne e giovani alla progettazione dello spazio pubblico, che spesso è pensato da uomini per uomini. Una vera educazione all’affettività che inizi, non ipocritamente, presto.

1) LA PREVENZIONE DELLA SALUTE


Progetto territoriale per evidenziare l'inquinamento e correggerlo.

Il primo passo per affrontare l'inquinamento atmosferico è comprenderlo e rendere visibile l’invisibile” .
La maggior parte delle città ha sistemi di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico convenzionali, ma grazie ai nuovi progressi tecnologici, i sensori possono fornire informazioni incredibilmente dettagliate su strutture, strade o quartieri specifici e su come la qualità dell'aria può cambiare in tali luoghi nel corso di una giornata, di una settimana o di un anno.

Utilizzare queste informazioni quartiere per quartiere in modo da promuovere soluzioni locali su misura che proteggano la nostra salute e il nostro ambiente. 

Collegamento e coordinamento con l'ULSS 7 per creare luoghi dove dare sostegno psicologico alle persone fragili.

Creare spazi condivisi per neomamme per approfondire la maternità e i bisogni dei neonati.

Va fatta attenzione alle disabilità riducendo le barriere archittetoniche per rendere fruibilità agli edifici.

Creare piccole comunità intergenerazionali recuperando spazi comuni anche nei quartieri.

2) BASSANO SICURA

Chi non ha una casa sembra una minaccia al decoro, piuttosto che una persona da aiutare. I nostri nonni sono soli, così come chi è adolescente è disorientato. Viviamo in una delle aree con maggiore inquinamento da polveri sottili in Europa. La sicurezza non si raggiunge con muri e ronde, ma con servizi e cura.

Per facilitare il coinvolgimento di cittadini e famiglie è necessario prevedere anche baby-sitting, (il comune può predisporre un “albo baby-sitter” come già fatto in varie città d’Italia. Riconsiderare l’offerta degli asili nido privati e pubblici e valutare dei nuovi.

3) MOBILITÀ


Piste ciclabili e trasporti pubblici più efficienti.

La promozione di modelli di mobilità alternativi può ridurre di molto gli effetti dannosi dell'inquinamento atmosferico. Molte città stanno lavorando per fare meno affidamento sulle auto come mezzo di trasporto, rendere le loro città accessibili per le biciclette introducendo nuove piste ciclabili e investire in più mezzi pubblici. Le auto sono responsabili di circa il 12% delle emissioni totali di CO2 in Europa. l'Ue stabilisce obiettivi obbligatori di riduzione delle emissioni per le nuove auto e standard più rigorosi. 

Dobbiamo metterci nell’ottica di un amministratore e pensare a cosa devo fare per il territorio. Con il Prnn devo osare , devo pensare in grande, oggi si può. Riconsiderare un collegamento veloce Bassano e Padova. Considerare un potenziamento della ferrovia: (nuove rotaie e parallele alle esistenti).

Parcheggi gratuiti esterni, digitalizzazione dei mezzi, tram elettrici. 

Immaginiamo dei dei tram elettrici o bus elettrici a chiamata che attraversano Bassano e mette in contatto le principali attrazioni (centro, centro studi, palazzetto dello sport, cimitero e ospedale) e i paesi limitrofi con percorso dedicato e “digitalizzato a chiamata”. Naturalmente Studiare i dati della mobilità e analizzarli, così sorgono domande es. questi taxi possono essere condivisi? Condividere la corsa si possono risparmiare il 40% di taxi portando tutti a destinazione. Ci sono ostacoli tecnici vanno affrontati, mi rendo conto che va rivista l’urbanistica della città.

Pensate il 95% delle auto resta parcheggiata nei parcheggi, questa è una diseconomia assurda. La mobilità va rivista. UBER sostituisce l’auto e ti porta dove vuoi. L’impatto della Pandemia ha portato ad una mobilità diversa evitando la mobilità pubblica. Parliamo di micromobilità, ha senso per 2 o 3 km spostare quintali di metallo?  Meglio il monopattino elettrico, la bicicletta, l’automobile biposto. Oggi l’auto a 5 posti é obsolet. Sistemi UBER vanno incentivati, progettati, sperimentati (Mobilità senza guidatore che collega i principali siti della città digitalizzando in percorso dedicato?).

Rivedere l’urbanistica della città con progetti per le persone.

Chiudere al traffico davanti l’area del’ ex ospedale e veicolare il traffico automobilistico sotto un tunnel? (in ogni modo studiare il modo) In alternativa una deviazione del traffico a est della città (per capirci la strada del rondò di Grifone). Vicino all’area della stazione treni far partire il tram/bus elettrico che attraversa Bassano e mette in contatto le principali attrazioni con percorso dedicato ed adeguato. Pedonalizzazione del centro storico con pista ciclabile per raggiungere i servizi. La rete sta entrando nello spazio fisico. Oggi digitalizzando il mondo esterno (le strade i luoghi la mobilità). C’è già una fusione tra fisico e virtuale. Come? Con finanziamenti europei.

4) TRANSIZIONE ECOLOGICA


Rimboschiamo tutto il territorio coinvolgendo i paesi limitrofi.

Le piante migliorano la qualità dell'aria attraverso diversi meccanismi: assorbono l'anidride carbonica e rilasciano ossigeno con la fotosintesi, aumentano l'umidità traspirando il vapore acqueo attraverso i microscopici pori delle foglie, filtrano i particolati dall'aria e aiutano a raffreddare le città soggette al cosiddetto effetto isola di calore urbana. La dottoressa Rita Baraldi dell’Istituto di biometeorologia a Bologna, sta studiando l'efficacia di alberi e arbusti sulla CO2 e il particolato. E ha identificato alcuni alberi più adatti di altri, fra cui: l’hackberry mediterraneo, l’olmo di campo, il frassino maggiore, il tiglio, l’acero norvegese, il cerro e il ginkgo.

Bassano sappia cogliere la Strategia dell’Ue per il suolo e il Pnrr dà opportunità enormi. Quindi cogliamo il pacchetto di proposte sulla salute del suolo, forestazione e gestione proposte della Commissione Ue. Quest’ultimo, il suolo, è un elemento ambientale che continua a essere degradato sotto molti punti di vista. Ciò è dovuto anche all’urbanizzazione. Da tutto questo discende il bisogno di affrontare, mitigare e, nella prospettiva del 2050, arrestare il degrado del suolo bassanese. Ora, con l’enfasi posta sul climate change, il momento è giunto: non si può fare a meno di intervenire per arrestare il degrado del suolo, quindi ben venga un parco nell’area a ridosso dell’ospedale. Sosteniamo questa iniziativa in modo costruttivo e coerentemente con l’atteggiamento di adesione all’obiettivo Ue di neutralità climatica da raggiungere entro il 2050.

Cementificare aree vergini di suolo ha gravi conseguenze per i cittadini, anzi per tutti gli esseri viventi.

Quali sono gli strumenti più importanti e le strategie più efficace da stimolare per raggiungere l’obiettivo di avere suoli in salute e conversione ecologica entro metà secolo? 

Tutte insieme permettono di elaborare quel set di indicatori di sostenibilità nella gestione del suolo e del verde pubblico. Favoriamo senza riserve il rimboschimento di aree vergini in tutto il territorio. Una città deve poter svilupparsi secondo delle logiche. Se serve la palazzina per i servizi sanitari, la si individui o si valuti un compromesso. 

Quello che è importante è la compensazione per un consumo zero, grazie a compensazione su altro edificato da riportare a verde.

Raccolta differenziata dei rifiuti come “risorsa” con eco-centri e motivata (sensibilizzazione in informazione ai cittadini).

5) RAFFORZARE LA BIOECONOMIA

È un’economia che usa le risorse biologiche rinnovabili provenienti dalla terra e dal mare, così come i rifiuti e gli scarti, come materie prime per la produzione di energia, per nuove produzioni industriali, per produrre alimenti e mangimi. È la componente rinnovabile dell’economia circolare. È un aspetto fondamentale, quindi per ridurre effettivamente l’impronta ecologica delle attività umane e per sperare di centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima. Il degrado dei terreni è una fonte netta di emissioni climalteranti. Non si possono avere progressi nella bioeconomia senza tutelare il suo elemento base: il suolo. Esso contiene, infatti, oltre 2mila miliardi di tonnellate di carbonio organico: è il secondo serbatoio di assorbimento dei gas a effetto serra che compongono l’atmosfera terrestre. 

6) EDIFICI INNOVATIVI (o anche semplicemente ristrutturati). 

In Europa gli edifici rappresentano il 40% della domanda energetica, producono il 36% delle emissioni di CO2 e 9 su 10 attualmente esistenti saranno ancora in uso nel 2050. Perciò ristrutturare in maniera efficiente è fondamentale. Lo stato degli edifici dell'Ue ha il potenziale per creare o distruggere qualsiasi obiettivo di energia, emissioni e ambiente fissato nei prossimi mesi, ha infatti l'ambizione di ridurre dell'80% la domanda di energia del patrimonio edilizio dell'Unione Europea entro il 2050. 

Edifici vecchi, freddi e umidi hanno un impatto diretto sull’aria che respiriamo sia quando siamo all’interno, sia all’esterno. Abitazioni di qualità inferiore richiedono un elevato consumo di energia per raggiungere il comfort termico: chi non può permettersi di sostenerne i costi viene spinto verso la povertà energetica e rischia di ammalarsi più facilmente.

Incentivare l’adesione a comunità energetiche.

Accorciare i tempi per eseguire delle opere di adeguamento.

Ogni milione di euro investito nell'efficienza energetica nel settore residenziale porta alla creazione di 23 posti di lavoro.

7) EDUCAZIONE AMBIENTALE

La formazione di giovani responsabili e sensibili alle questioni ambientali è fondamentale.

Del resto, i bambini sono spesso a rischio proprio per via dell’inquinamento atmosferico, anche la loro performance scolastica peggiora dove la qualità dell’aria è più bassa e il fenomeno è ulteriormente aggravato in condizioni di povertà. Il cambiamento dovrebbe includere le azioni intraprese dalle scuole, nonché da insegnanti e amministratori. Fornire agli studenti gli strumenti per parlare con le loro famiglie e le loro comunità, per andare oltre le mascherine o i filtri per l'aria, è un passo potente che solo le scuole possono fare. Immagina un'intera generazione che prende i mezzi pubblici e il carpool, separa e riduce i rifiuti, usa energia solare in casa come fosse una cosa naturale anziché una lotta.

8) ISTRUZIONE E CULTURA: REALIZZARE IL CAMPUS

L’offerta formativa, intesa in un’accezione più ampia di quella strettamente connessa all’apparato scolastico tradizionale, deve essere considerata dalla Regione e Bassano una delle leve strategiche dello sviluppo del territorio.

Pertanto il bassanese con la Regione, ampliano l’orizzonte rispetto all’esercizio delle proprie tradizionali competenze in materia di edilizia scolastica, deve avviare un’attività di studio e di indagine, propedeutica alla realizzazione di strutture scolastiche da realizzare secondo il modello del “Campus”, cioè di strutture dove siano raggruppati, in un’area omogenea e facilmente accessibile, più istituti superiori e la maggior quantità possibile di servizi e attrezzature, non solo scolastici, dedicati agli studenti, ai professori, agli operatori della scuola, ai cittadini, al territorio.

Il modello di Campus proposto intende, dunque, assolvere a un triplice compito: essere punto di riferimento e di eccellenza della rete scolastica pubblica, ma anche divenire centro di produzione culturale e sociale aperto al contesto territoriale.

L’obiettivo ulteriore è anche quello di rafforzare la collaborazione a livello territoriale fra i diversi soggetti formativi, il tessuto economico e produttivo, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica al fine di sostenere l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e promuovere organici raccordi con la formazione continua dei lavoratori e con la richiesta di istruzione superiore non istituzionale nel quadro della educazione permanente.

L’unione di più istituti con indirizzi scolastici differenti permetterà un’integrazione sia in termini sociali, sia in termini distributivi funzionali, pur nel rispetto, per ogni indirizzo, delle esigenze peculiari. Agli spazi strettamente connessi alla didattica si accosterà una serie differenziata di servizi e attrezzature -nuove strutture sportive (palestre, piscine, campi sportivi), laboratori, attrezzature culturali (teatri, biblioteche, sale convegni), ecc.- aperti, non solo agli studenti e al personale didattico, ma anche al territorio, che rappresenterà il vero elemento innovativo del modello Campus.

Le nuove strutture scolastiche, infatti, dovranno essere utilizzate ampliamente, in orari pomeridiani e serali, anche per offrire opportunità formative e culturali per gli adulti. La condivisione dei medesimi servizi fra studenti e residenti sarà regolata da orari e modi di fruizione differenti. L’importanza di tali Campus devono vedersi nell’ottica del fragile periodo degli adolescenti che non devono essere lasciati soli con il telefonino senza contatti reali dopo l’apprendimento mattutino.

9) ASPETTI SOCIALI E D’INTEGRAZIONE

La città di Bassano che vogliamo si impegna a ricucire le comunità, troppo spesso separate per opposizioni generazionali, di origine e di identità di genere, orientamento sessuale e altro. 
  • Un’amministrazione sensibile:
    • Formare adeguatamente il personale per fornire supporto ai cittadini con disabilità, anche attraverso gli strumenti di assistenza tecnologica. Contrastare gli stigmi con attività di sensibilizzazione
  • Aderire alla rete Re.a.dy:
    • Unirsi alla Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omobitransfobia, scambiando buone pratiche con le altre amministrazioni per raggiungere la piena applicazione dei principi costituzionali.
  • Orgoglio, non indifferenza:
    • Percorsi educativi nelle scuole che includano tutte le sfumature nello sviluppo dell’identità e sessuale dei giovani, a partire dalle elementari. Aprire un consultorio per le persone LGBTQIA+ gratuito, che fornisca supporto psicologico e informazioni.
  • Collaborazione intergenerazionale:
    •  Programmi di aiuto reciproco inter-generazionale, organizzati e supportati dalle istituzioni, creano comunità più unite e persone più felici, meno sole e con maggiori possibilità di successo nel loro futuro. Iniziative di questo tipo affrontano anche l’isolamento di anziani e giovani e rappresentano un modo per entrambi di scambiare esperienze di vita. Sportelli capaci di aiutare gli anziani nei loro bisogni e nel seguirli nella digitalizzazione per avere servizi immediati.
  • Unità nella diversità:
    • Progettazione di edifici pubblici accessibili, l'installazione di segnaletica multilingue e la creazione di parchi e aree giochi pubbliche che tengano in considerazione le diverse esigenze delle comunità.

10) BASSANO CITTÀ EUROPEA CHE DIALOGA

Bassano e i comuni vicini condividono già molti servizi erogati da consorzi e partecipano insieme a bandi di finanziamento. Le scelte di pianificazione urbanistica restano però separate: subito fuori dai confini comunali stanno crescendo quartieri che insistono su Bassano senza essere integrati nelle scelte di governo. 
  • Iniziare un percorso di integrazione amministrativa, per razionalizzare i costi e avere una maggiore efficacia dell’azione di governo.
  • Integrazione europea:
    • Avviare progetti di sensibilizzazione verso la coesione europea, promuovendo la partecipazione della cittadinanza alle scelte politiche attraverso gli strumenti preposti, come le Iniziative dei Cittadini Europei. 
  • Scambi internazionali:
    • Rendere i gemellaggi e gli scambi europei non solo una cortesia istituzionale ma una concreta opportunità di importare buone pratiche e arricchire la cultura. Estendere la promozione degli scambi internazionali anche a chi lavora, non solo a chi studia.

11) CULTURA, SPORT E ARTE

I quartieri non devono essere solo dormitori, ma centri vivaci:
  • Sosteniamo l’apertura di spazi per le associazioni e per chi cerca un luogo in cui lavorare, studiare o socializzare, anche sfruttando gli edifici pubblici sottoutilizzati.
  • Valorizzare gli sport minori d’importanza creando un tavolo di confronto con società sportive, ma non solo sostenere atleti emergenti in discipline in difficoltà.
  • Educazione sportiva come sostentamento alla salute. 

A parte ci sarà una scheda specifica sul metodo di lavoro sulla cultura e sull’arte e sanità.

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